Sostegno al settore turistico
Il sostegno alla biodiversità vegetale e la creazione di una nuova filiera latte formaggio con bovini al pascolo secondo sistemi a basso impatto è un ottimo impulso al settore turistico.
Nel panorama alpino nazionale l'altopiano si colloca in una posizione privilegiata, con quasi circa 80 malghe di proprietà pubblica, per una superficie complessivamente coltivata a pascolo di notevole importanza e di notevole estensione, che raggruppa, assieme ai prati-pascoli, circa il quaranta percento dell'intera superficie dell'altopiano, che ricordo essere di circa 465 kmq.
Da questi semplicissimi dati si capisce come l'altopiano è fondamentalmente costituito da superficie verde, la cui manutenzione, dal punto di vista naturalistico, dal punto di vista dell'efficienza anche produttiva, oltre ad avere dei caratteri, delle conseguenze economiche, è intimamente connessa con l'appetibilità del territorio anche dal punto di vista turistico.
Se pensiamo, solamente per un momento, che tutta la parte alta sia priva degli ottomila capi, circa, bovini, che in estate vengono a monticare in altopiano, capiamo che diventerebbe una superficie inospitale e quindi degradata dal punto di vista paesaggistico e non solo, e quindi poco appetibile per il turismo.
Queste forme di allevamento garantiscono la conservazione ambientale e quindi la conservazione del paesaggio, dell'ambiente e quant'altro. E in questo modo dicevamo, "giochiamo ai due tavoli", perché l'agricoltura, la forma di allevamento, attuata con il rispetto di queste norme, è un attore positivo del territorio, che induce, che pratica l'utilizzo delle superfici garantendo e favorendo la conservazione ambientale e possibilmente anche il miglioramento dell'ambiente.
Dr. Giuseppe Fincati, responsabile tecnico Comunità Montana "Spettabile Reggenza dei 7 Comuni